In questa pagina troverai un’introduzione ad internet e alla connessione alla rete; una carrellata dei servizi offerti dal web (con i riferimenti ai relativi protocolli) e infine, una sezione dedicata al diritto informatico

 

Internet nasce dall’aggregazione su scala planetaria di reti di computer, cioè di sistemi in grado di far comunicare tra loro diversi computer, al fine di condividere delle risorse.

Lo schema attraverso il quale la rete mette a disposizione le sue risorse è il modello Client-Server. Infatti, all’interno di uno scambio di informazioni intervengono due tipi di applicazioni, il client ed il server appunto. La prima è l’applicazione che richiede il servizio, che si attiva solo nel momento in cui deve richiedere un servizio al client e prosegue fornendo la riposta ricevuta all’utente.

L’applicazione server, definita daemon, invece deve rimanere sempre attiva e in ascolto, pronta a captare e soddisfare tutte le eventuali richieste che possono giungere dai client della rete.

Sullo stesso calcolatore possono coesistere più applicazioni client e più applicazioni server. I calcolatori che ospitano applicazioni server però devono necessariamente presentare caratteristiche hardware e software particolari e devono offrire la possibilità di condividere le proprie risorse.

A internet possono accedere sistemi molto diversi tra loro. Qualsiasi utente ne abbia i privilegi, può accedere a risorse messe a disposizione sulla rete.

Ovviamente la comunicazione, come avviene tra gli esseri umani, per poter funzionare deve rispettare alcune regole. Le regole che disciplinano e realizzano la comunicazione tra sistemi sono chiamate protocolli.

Il protocollo di comunicazione adottato a livello internazionale per questo genere di comunicazioni è il TCP-IP (Transmission Control Protocol / Internet Protocol). A ciascun dispositivo, collegato alla rete, viene assegnato un indirizzo IP al fine di poter essere univocamente identificato all’interno della stessa.

L’indirizzo IP è costituito da 4 byte espressi con la notazione puntata. Esempio: 194. 146.10.214

Dal momento che un utente difficilmente potrebbe ricordare indirizzi di questo genere, esiste sulla rete un servizio di DNS (Domain Name System) che effettua un collegamento tra questi indirizzi IP e i nomi testuali ad essi abbinati, in modo che gli utenti in cerca di uno specifico server sulla rete, possano utilizzare il suo indirizzo testuale, più facilmente memorizzabile.

I nomi DNS seguono una struttura gerarchica:

www . dominio_di_secondo_livello . dominio_di_primo_livello

  • I domini di primo livello rappresentano la struttura organizzativa a cui appartiene il dispositivo indirizzato;
  • I domini di secondo livello rappresentano l’organizzazione;
  • www che non sempre compare, è il nome della macchina

Esempio: www.istruzione.it

La connessione a Internet

La connessione a Internet avviene per mezzo di un provider, cioè un fornitore del servizio legato alla rete.

Fisicamente ci si connette ad un provider tramite un modem digitale o un modem ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line).

La tecnologia ADSL permette di utilizzare il normale cavo telefonico (doppino telefonico) per realizzare un canale in grado di offrire contemporaneamente al cliente sia il servizio delle normali telefonate che quello di trasferimento dati ad alta velocità. L’unico accorgimento da osservare è quello di applicare un filtro alle prese collegate agli apparecchi telefonici connessi all’impianto.

NOTA: il collegamento ADSL non è adatto alle esigenze di un server perché il collegamento ADSL si caratterizza per una velocità di Upload (1 Mbps) particolarmente bassa rispetto a quella di Download (10/20 Mbps), da qui la definizione Asymmetric. Le macchine che devono offrire servizi sulla rete, si collegheranno con un collegamento SDSL (Simmetric Digital Subscriber Line).

Principali servizi

I principali servizi offerti dalla rete sono

  • il WWW
  • i motori di ricerca
  • la posta elettronica
  • il trasferimento di file
  • il servizio VoIP
  • il web 2.0
    • i forum
    • i blog
    • i wiki
    • i podcast
    • i social network
  • il cloud

Il WWW

Il www, World Wide Web, definito più frequentemente Web, offre all’utente che naviga sulla rete, la possibilità di accedere in tempo reale ad una vastissima quantità di documenti di varia natura (testi, immagini, audio, filmati…). La possibilità di accesso non dipende dalla collocazione fisica dei file. Normalmente nemmeno le tempistiche risentono significativamente della collocazione dei file, ma ciò dipende essenzialmente dalla velocità della linea (espressa in termini di bps).

Tutti i dati a cui il navigatore può avere accesso si trovano incastonati in un grande ipertesto. L’ipertesto è un testo che contiene dei collegamenti (link) ad altri blocchi informativi, che a loro volta possono comprendere altri collegamenti ad ulteriori testi.

I motori di ricerca

I motori di ricerca sono degli strumenti in rete che consentono di svolgere delle ricerche mirate. Essi mantengono al loro interno degli archivi con i riferimenti a pagine Web presenti in rete.

La posta elettronica

Il servizio di posta elettronica è altrettanto diffuso quanto il World Wide Web.

Attraverso la posta elettronica è possibile inviare e ricevere messaggi ed allegarvi documenti di vario tipo.

Per poter fruire di questo servizio ogni utente deve possedere una propria casella di posta elettronica che risiede su un server. Tali caselle vengono identificate da un indirizzo con la seguente sintassi:

nome_utente@indirizzo_server

per esempio: mario.rossi@altervista.org

Per ricevere fisicamente la posta, l’utente deve interrogare la propria casella residente sul server. L’interrogazione può avvenire tramite un browser oppure un client di posta installato sul proprio computer.

Questa impostazione consente il vantaggio di ricevere la posta associata alla propria casella anche quando l’utente non è fisicamente connesso, essendo il mail server sempre attivo.

L’utente dovrà semplicemente assicurarsi di liberare periodicamente lo spazio a lui riservato, scaricando la posta contenuta nella sua mailbox.

Nel caso in cui i messaggi ricevuti fossero di dimensione maggiore rispetto allo spazio disponibile, infatti, il mail server provvederebbe a scartarli, provvedendo contestualmente ad avvisare il mittente.

Sia i client di posta installati localmente, sia quelli accessibili via web con un browser, consentono all’utente di compilare messaggi e allegarvi documenti, organizzare i messaggi in cartelle, mantenere una rubrica dei destinatari, creare liste di distribuzione.

La figura riporta gli schemi relativi ai protocolli in gioco durante gli scambi di messaggi di posta elettronica nei due casi.

Il trasferimento di file

Il primo servizio messo a disposizione della rete è stato il trasferimento di file (file transfer), che per funzionare si basa sul protocollo FTP (File Transfer Protocol).

Per proteggere i dati da accessi non desiderati, il server FTP normalmente richiede uno username e una password, ai quali sono associati i diritti di accesso dell’utente.

Il servizio VoIP

Il servizio VoIP permette di effettuare una chiamata telefonica utilizzando la connessione alla rete Internet per inviare un flusso di bit corrispondenti al segnale vocale digitalizzato attraverso un sistema di campionamento e quantizzazione del segnale analogico.

Le chiamate VoIP possono essere effettuate tramite pc oppure tramite apparecchi digitali del tutto simili ai telefoni tradizionali, che si collegano alla rete telefonica.

Durante una chiamata VoIP le informazioni vocali vengono digitalizzate e inviate attraverso la rete soltanto quando gli interlocutori stanno parlando.

Con VoIP è possibile telefonare ad altri utenti che utilizzano lo stesso software VoIP su un altro computer, ma è anche possibile inoltrare telefonate verso altri apparecchi telefonici tradizionali e verso cellulari.

I software per effettuare chiamate VoIP spesso integrano altri servizi, come il trasferimento di file, chiamate video (attraverso webcam o telecamere digitali), chat e videoconferenze.

I servizi più noti che offrono le chat sono Messenger, Google Talk e Skype.

Il Web 2.0

Nella versione 1.0, il Web era concepito come un immenso ipertesto multimediale dove si poteva navigare seguendo i link, senza alcuna possibilità per l’utente finale di modificare i contenuti.

Oggi l’utente è in grado di interagire con le pagine web modificandone i contenuti: si dice che i siti sono dinamici.

Gli esempi più noti di servizi del Web 2.0 sono i forum, il podcast, i blog, i social network e i wiki.

Forum

Sono luoghi di discussione online su specifici argomenti detti thread o topic. Normalmente tutti possono leggerne i contenuti, ma solo gli utenti registrati possono scriverli.

Ogni forum ha almeno un amministratore e un moderatore che ne assicurano il corretto funzionamento e il rispetto delle norme stabilite.

Blog

Un blog è un sito Web sul quale singole persone o organizzazioni possono pubblicare pensieri, considerazioni e idee. Si tratta sostanzialmente di un diario in rete, il cui nome deriva dalla contrazione di Web log.

I blogger possono scegliere tra diversi modelli (template) preformati per definire lo stile grafico del sito.

I lettori possono interagire con i blogger attraverso dei commenti relativi agli articoli inseriti.

Wiki

È un insieme di pagine Web che possono essere corrette o addirittura cancellate dagli utenti che hanno i diritti di accesso.

Gli utenti registrati quindi, oltre ad essere fruitori dei contenuti forniti, contribuiscono anche alla loro creazione, determinando così una notevole rapidità di condivisione, evoluzione e fruizione dei materiali.

Il più celebre wiki è senza dubbio Wikipedia, enciclopedia online dal 2001.

Podcast

Il podcast è un file, generalmente audio o video, che può essere scaricato, attraverso internet, sulla memoria di massa del computer per venire eseguito in seguito, fino ad un numero teoricamente illimitato di volte, senza più usufruire della rete.

Una possibilità alternativa di fruizione dei file di questo genere è lo streaming (flusso continuo di byte) che, nella modalità on-demand (a richiesta), permette di ascoltare o visualizzare i file scaricandoli ogni volta dalla rete, ma senza che avvenga la memorizzazione sui dispositivi del computer. Per utilizzare questa modalità è ovviamente necessario essere collegati ad Internet.

Social network

Il social network (letteralmente rete sociale) è un gruppo di persone legate da interessi che possono avere diversa natura.

Chi appartiene ad un social network ha un profilo personale che può avere una parte pubblica e una parte riservata. Ad ogni profilo viene inoltre associata una lista di contatti che consente di mettersi rapidamente in comunicazione con i propri amici.

Attraverso i social è anche possibile scambiare materiale digitale di vario genere e iscriversi a uno o più gruppi di interesse per seguirne gli aggiornamenti.

Il Cloud

Il cloud computing è uno strumento che permette agli utenti di accedere e utilizzare da remoto funzionalità hardware e software via Internet. Nello specifico, un servizio cloud ha tre principali caratteristiche:

  • L’utente usufruisce delle strutture hardware e software messe a disposizione dal servizio di hosting, quindi non ha bisogno di acquistare, installare o gestire autonomamente gli hardware o i software.
  • L’interazione con il servizio cloud avviene tramite una connessione Internet, in modalità self-service.
  • Si paga solo ciò che si utilizza, in genere sulla base di un abbonamento che può sospeso quando il servizio non è più necessario.

La tutela della privacy

I dati personali forniti su internet possono circolare senza vincoli di tempo e luogo ed essere usati, in modo più o meno lecito, per svariati fini.

Al fine di garantire il diritto alla riservatezza dei membri della collettività il 1^ gennaio 2004 è entrato in vigore il Codice unico in materia di protezione dei dati personali (D. Lgs. 196/03) che incide sulla responsabilità dei titolari di trattamenti dati (quali i gestori di sistemi informatici, gli addetti alla sicurezza di banche dati e i fornitori di servizi internet).

Diritti

L’interessato ha diritto di ottenere la comunicazione di informazioni relative a:

  • esistenza o meno di dati personali che lo riguardano
  • responsabili del trattamento
  • cancellazione dei dati trattati in violazione della legge
  • finalità, modalità di trattamento e ambito di diffusione

Dati sensibili

I dati sensibili sono quelli idonei a rivelare l’origine razziale, etnica, convinzioni religiose, filosofiche, politiche, stato di salute e vita sessuale.

Per il trattamento di questi dati è ammesso solo il consenso scritto dell’interessato, previa autorizzazione del Garante.

Forme di tutela

Presentando un ricorso alle autorità, l’interessato può richiedere che sia disposto il blocco, la sospensione o la cessazione del trattamento.

Il trattamento illecito dei dati personali comporta sanzioni amministrative, penali e civili.

La tutela del copyright

Il software e le informazioni digitali (pagine web, video, musica ecc.) sono assimilati alle creazioni intellettuali e sono dunque disciplinati dal diritto d’autore.

Al creatore dell’opera intellettuale vengono riconosciuti due diritti importanti:

  • il diritto morale consiste nel diritto ad essere riconosciuto autore dell’opera. Tale diritto è inalienabile e imprescindibile, cioè non può essere ceduto ad altri e non si perde con il passare del tempo.
  • Il diritto patrimoniale consiste nel diritto esclusivo di utilizzare l’opera in ogni forma e modo, in particolare economicamente. Il termine copyright si riferisce appunto al diritto patrimoniale che dura tutta la vita dell’autore e si protrae per altri 70 anni dopo di essa, a favore degli eredi.

Si considera reato la condivisione in rete, attraverso programmi di file sharing, di opere cinematografiche, la detenzione di software pirata, la duplicazione illegale di opere coperte da copyright.

Le principali fonti normative a difesa del diritto d’autore sono gli artt. 2575-2578 del Codice Civile, la L. 633/41, la L.248/2000 e il D.L. 72/2004.

La tutela del diritto d’autore si avvale di sanzioni penali e civili.

Affinché i fatti costituiscano reato, è necessario che vi sia intenzionalità e scopo di “profitto”. Quest’ultimo può consistere in un vantaggio patrimoniale (maggior guadagno o mancata spesa) o, alternativamente, in un vantaggio morale.

Chiunque duplichi, riproduca, trasmetta o diffonda in rete un’opera d’ingegno senza averne acquisiti i diritti (senza l’autorizzazione dell’autore) è penalmente perseguibile ed è gergalmente definito pirata.

Inoltre, ogni opera informatica o audiovisiva che viene registrata, a pagamento, presso la SIAE (Società italiana Autori ed Editori), deve essere commercializzata con l’apposito bollino rilasciato dalla SIAE stessa, che ne accerta l’originalità. Il mancato, danneggiato o contraffatto contrassegno è indice di violazione delle norme sul diritto d’autore.

Il diritto patrimoniale d’autore, nel caso di software, consiste nel diritto di distribuzione, riproduzione (parziale o totale), traduzione e modifica.

È possibile cedere questi diritti tramite un contratto di licenza, che ne specifica modalità e limiti di utilizzazione.

Normalmente acquistando un software non si acquisisce il diritto d’autore ma la sua licenza d’uso All rights reserved, cioè che ne mantiene riservati tutti gli altri diritti. Tuttavia, alcune licenze possono rilasciare il prodotto cedendo tutti o alcuni diritti economici.

In merito alle libertà d’uso esistono due filosofie:

  • Software libero (open source)
  • Modello proprietario

Secondo la prima il software è un bene pubblico che contribuisce all’evoluzione culturale e sociale e pertanto deve essere libero e gratuito e il suo codice sorgente è reso noto e accessibile.

La seconda filosofica invece considera il software un prodotto industriale alla stregua di qualsiasi altro bene privato, per cui l’uso è vietato in assenza di consenso del proprietario. Il suo codice sorgente è pertanto segreto.

 

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